Macchine per Candeggio

Macchinari per il candeggio di lino in stoppino, fiocco a uso medicale e rocche

Casto

Macchina per sgommatura e candeggio di spole di stoppino di lino

Il sistema Casto ha il vantaggio d’integrare in un’unica macchina il processo di sgommatura e quello di candeggio. L’integrazione di entrambi i processi consente di rendere molto più semplici la programmazione e la gestione della produzione aziendale.
Grazie alle loro caratteristiche, i portamateriali modulari — in acciaio inox — sono trasportabili con transpallet standard e possono pertanto sostituire i carrelli tradizionali. Con lo stesso sforzo, anziché caricare i carrelli, l’operatore ai banchi di preparazione può caricare il portamateriali, muoversi lungo i corridoi che stanno tra i banchi e i filatoi e raggiungere la macchina di sgommatura e candeggio senza mai interrompere l’operazione. Questo modo di procedere elimina del tutto il ritrattamento delle spole — ovvero le fasi di carico e scarico dei carrelli e il riempimento dei portamateriali — durante la sgommatura.
La pompa è segnatamente progettata per funzionare in regime di bassa prevalenza e di alta portata, dato che le spole di stoppino, al fine di evitare eventuali feltrature e quindi difetti di filatura, richiedono un tipo di avvolgimento particolarmente morbido.
Tuttavia, la progettazione speciale dell’impianto riguarda non solo la pompa ma l’intero sistema di circolazione, dal collettore di aspirazione (che porta il bagno all’interno) alla pompa a ventola assiale, dal collettore di mandata (che porta il bagno all’esterno) ai portamateriali e ai relativi alloggi. Tutto questo consente di assicurare una circolazione del bagno molto più fluida e più stabile, con una limitata perdita di carico. E, di conseguenza, bassa potenza installata.
Casto è in grado di contenere fino a 8 portamateriali modulari adatti per spole di stoppino di differenti dimensioni standard. Il controllo elettronico del ciclo produttivo può essere impostato su livelli diversi: limitato al controllo dei parametri tempo/temperatura mediante modulazione delle valvole pneumatiche e controllo manuale delle valvole d’intercettazione; oppure, in alternativa, il controllo delle valvole e degli impianti elettrici può essere affidato a un computer, ottenendo un ciclo completamente automatizzato, con risultati eccezionali in termini di ripetibilità e di affidabilità. Grazie all’impiego di pompe speciali, alla completa automazione del ciclo produttivo e a tempi più brevi di lavorazione, il sistema Casto assicura i vantaggi inerenti al deciso abbattimento dei consumi elettrici e al risparmio globale sui costi relativi ai processi di sgommatura e di candeggio.
L’incremento di efficienza e di funzionalità delle macchine di filatura è inoltre garantito dalla possibilità di eliminare completamente la movimentazione intermedia attraverso il carico delle spolette direttamente sui portamateriali, con conseguenti benefici in termini d’impiego del personale e di semplicità e velocità d’esecuzione.

RBNVI

Macchina verticale per tintura rocche, tops, bumps, fiocco, tow

Introdotto sul mercato da Loris Bellini agli inizi degli anni ‘80, il cuscino d’aria pressurizzato è presente sulla RBNVI così come su tutte le altre macchine del nostro portfolio. L’utilizzo di questa tecnologia ha tra i suoi straordinari vantaggi quello di riuscire a inondare di bagno, oltre alla pompa, soltanto le rocche; da qui la netta riduzione del rapporto bagno (1:6) e quindi dei consumi complessivi di acqua, di vapore e di energia elettrica. L’utilizzo del principio del cuscino d’aria consente di mantenere inalterato il valore del rapporto bagno anche in caso di carica della macchina al 50% della sua capacità. La funzionalità a carica variabile (100%-50%), insieme al sistema di controllo automatico continuo della pressione differenziale interno/esterno sul materiale, assicurano la totale flessibilità della macchina sia rispetto alla carica sia rispetto al tipo di materiale (cotone, poliestere, lana, miste, etc.) e di configurazione (rocche, tops, tows, fiocco).

Grazie alla pompa elicocentrifuga progettata da Loris Bellini, l’ampiezza dello spettro di pressione differenziale coperto (da 0.2 a 2.5 bar) consente di tingere nella stessa macchina fibre molto diverse, dall’acrilico alla lana con alta permeabilità, dal cotone alla viscosa con ridotta permeabilità alla rocca di poliestere a elevata densità. Il dispositivo di inversione del flusso, integrato nella pompa, consente di evitare di rallentare la circolazione a ogni inversione (scongiurando picchi di assorbimento) e impedisce il formarsi di turbolenze all’interno del bagno di tintura. Per la configurazione della macchina, a seconda del materiale da tingere, è disponibile un’ampia scelta di dispositivi — tra cui, per esempio, il dispositivo di scarico ad alta temperatura, il dispositivo di dosaggio esponenziale degli alcali, la vasca di recupero, etc. — tutti gestiti dal sistema Leonardo installato su PC industriale.

L’utilizzo del cuscino d’aria pressurizzato, unito a un circuito idraulico compatto, assicura la decisa riduzione del valore di rapporto bagno. Questo consente di risparmiare sui consumi d’acqua e di prodotti chimici, di ridurre i costi di produzione e di conseguenza di anticipare il ritorno dell’investimento.

RBNV/PULSAR 270

Macchina per laboratorio

Dalle tintorie che ne fanno uso in tutto il mondo, la macchina RBNV/PULSAR 270 è considerata un utilissimo strumento da inserire tra il processo di laboratorio e l’effettiva produzione industriale. Questa macchina infatti dispone di tutte le varie peculiarità proprie a una macchina di produzione, e di conseguenza dà modo di agire su un campione di materiale usando esattamente gli stessi parametri e la medesima configurazione del materiale in produzione (1 o più rocche).

Sebbene sia estremamente compatta, RBNV/PULSAR 270 è quindi equipaggiata con tutta la gamma di dispositivi che sono disponibili sulle macchine di produzione. Proprio in virtù di tale dotazione, consente di creare su piccoli lotti cicli e ricette che successivamente saranno trasferiti alle macchine industriali. RBNV/PULSAR 270 è pressurizzata a 5 bar, e pertanto può raggiungere una temperatura di esercizio di 140°C. Completa di sensori elettronici, sonde e valvole pneumatiche/automatiche, questa macchina può eseguire le funzioni del ciclo di tintura in maniera completamente automatica, anche grazie all’utilizzo del nostro processore di controllo Leonardo 600, senza la necessità di un continuo intervento da parte dell’operatore.

Questa perfetta macchina “ponte” consente di passare dalle fasi di laboratorio a quelle propriamente produttive riducendo ai minimi termini il rischio di errore sul prodotto finito, e quindi assicurando notevoli risparmi sui costi di produzione. La disponibilità di portamateriali specifici per rocche — ma anche per matasse, fiocco e piccoli tops — rende questa macchina un vero e proprio ausilio a supporto di una gestione più precisa e più efficiente delle dinamiche tintoriali.